Le Saline di Marsala si trovano nella Riserva dello Stagnone e sono una delle attrazioni turistiche più visitate in provincia di Trapani. La meta ideale per una bella giornata di trekking, circondati da un paesaggio inconsueto e affascinante.
Ci troviamo nella Sicilia occidentale, in un tratto di mare compreso tra le città di Marsala e Trapani.
Questa zona è conosciuta da secoli per la presenza delle Saline dello Stagnone di Marsala, tra le più suggestive e importanti di tutta la Sicilia.
All’interno della laguna nota come “Stagnone” sono, infatti, situate le Saline Ettore e Infersa, la Salina Genna e la Salina di San Teodoro.
Visitiamo la Riserva naturale orientata “Isole dello Stagnone di Marsala” e le sue pittoresche e antiche saline.




L’Isola Grande e la laguna dello “Stagnone”
L’Isola Grande, anche nota come Isola Lunga o Isola dello Stagnone, si trova nel territorio di Marsala, in provincia di Trapani.
L’Isola Grande si è originata dall’unione di più isolotti che si sono “fusi” nel corso dei secoli formando un’unica isola di forma allungata. Per tale ragione è nota anche con il nome di Isola Lunga.
Insieme ad altre isole di piccole dimensioni, cioè La Scuola (o Schola), Santa Maria e l’Isola di San Pantaleo (l’antica Mozia), l’Isola Grande costituisce il micro-arcipelago delle Isole dello Stagnone.
Le quattro isole e il cosiddetto “Stagnone“, una laguna caratterizzata da acque placide e basse, sono stati inseriti in un’area naturale protetta, la Riserva naturale orientata “Isole dello Stagnone di Marsala”.
Proprio la comparsa dell’Isola Lunga, che ha “bloccato” l’ingresso diretto da parte delle acque del mare, ha fatto sì che, proprio di fronte alla città di Marsala, nascesse una bella laguna con scarso ricambio di acqua e la quasi totale assenza di correnti marine.
L’acqua dello Stagnone, protetta dalla presenza dell’Isola Lunga, è diventata stagnante e molto più calda del normale.
Lo Stagnone si è, così, trasformato in un rifugio sicuro per numerose specie di animali e vegetali, che ancora oggi vivono o si riproducono nella riserva.
Le Saline dello Stagnone di Marsala
L’attività salinara in questa parte della Sicilia, tra Trapani e Marsala, è una tradizione che fonda le sue radici in un lontano passato.
Nelle saline, grazie ad un ingegnoso ed antico metodo, l’acqua del mare viene fatta evaporare ricavandone il pregiato sale marino.
La produzione di sale marino nelle Saline dello Stagnone di Marsala portò ricchezza e benessere a queste zone.
I primi a colonizzare le Isole dello Stagnone furono i Fenici, circa 3.000 anni fa. Testimonianza di questo periodo storico è Mozia (Mothia), antico centro nevralgico fenicio per gli scambi commerciali tra Oriente e Occidente. Successivamente arrivarono i Greci, i Romani, poi gli Arabi.
In epoca più recente, nel 1492, l’Isola Grande dello Stagnone venne concessa per lo sfruttamento economico a Gerardo Bonanno da Palermo. L’iniziale concessione era per la costruzione di una tonnara. Gerardo Bonanno, però, uomo di grande intelletto e potere, nel 1502 avviò i lavori di costruzione di una salina nello Stagnone di Marsala.
A metà del 1700, la Salina di Altavilla, nell’Isola Grande, divenne proprietà della famiglia Adragna, che trasformò la zona tra Trapani e Marsala in un ricchissimo centro del commercio del sale. Con il passare dei decenni, però, l’attività salinara subì un lento ma inesorabile declino.
Ma oggi cosa resta delle antiche Saline dello Stagnone?
Mulini a vento, vasche per l’evaporazione dell’acqua marina, cumuli enormi di sale protetti dalle tegole di terracotta, bei sentieri dove fare trekking e passeggiate, oltre ad un paesaggio straniante e insolito.











Visitare le Saline dello Stagnone di Marsala
Passeggiando tra le Saline dello Stagnone non è difficile incontrare sul proprio cammino uccelli, farfalle e specie botaniche (rare e non), caratteristica che rende la riserva la meta ideale per gli appassionati di birdwatching, natura ed escursioni.
Tra le attività turistiche organizzate per i visitatori, ci sono anche particolari percorsi benessere, come l’immersione nelle vasche delle saline e il contatto diretto con il fior di sale. I percorsi wellness sono pensati per ottenere effetti positivi sulla salute e sulla bellezza fisica.
Da non perdere la visita al Mulino della Salina Ettore Infersa, uno dei tanti mulini che in passato dominavano il paesaggio lagunare, con le loro vele in tessuto usate per sfruttare la forza del vento.
I mulini a vento venivano utilizzati per azionare l’ingranaggio che consentiva la molitura del sale.





Nella Salina Ettore Infersa, seguendo le tecniche tradizionali, avviene ancora, proprio come una volta, il processo di estrazione del sale: gli strumenti impiegati nella produzione sono proprio la forza del vento, le vasche piene di acqua marina e il calore del sole siciliano.
Nei mesi di Luglio e Agosto, con condizioni meteorologiche adatte, è possibile visitare il Mulino della Salina Ettore Infersa in funzione.
I giorni e gli orari per le visite con il mulino in funzione sono i seguenti:
- Mercoledì, dalle 16:00 alle 18:00.
- Sabato, dalle 16:00 alle 18:00.
Se volete prendere parte al processo di estrazione del sale, potete indossare gli stivali di gomma e, guidati da esperti “salinai”, entrare in acqua e cimentarvi nella raccolta del fior di sale secondo le antiche tecniche usate nelle saline trapanesi.
Fauna e flora nella Riserva dello Stagnone
La Riserva naturale orientata “Isole dello Stagnone di Marsala” è un’oasi protetta che offre riparo, cibo e luoghi sicuri per la riproduzione a numerose specie di uccelli.
Lo Stagnone e le Saline di Marsala e Paceco sono un vero eden per il birdwatching: potrete vedere il Corriere grande e piccolo, il Cavaliere d’Italia e le Avocette, anche se i più famosi e ricercati “visitatori alati” delle Saline di Marsala sono senza dubbio i Fenicotteri rosa.
Anche il Fratino è un ospite fisso: nella riserva depone le uova, nascondendole tra le foglie di Posidonia.
Per lo Stagnone, già dal mese di Luglio, passano numerosi uccelli migratori autunnali, alla ricerca di cibo e luoghi sicuri dove riposarsi: ci sono i Chiurli dal becco ricurvo, i Mignattai e, con l’arrivo del freddo, anche enormi stormi di Anatre, Moriglioni, Alzavole, Folaghe, Germani reali, Codoni e Marzaiole.
Molto facili da avvistare nelle Saline di Marsala sono i simpatici Aironi cenerini, e ancora Garzette, Cormorani, Spatole e, talvolta, se si è fortunati, il colorato Martin Pescatore.
E dove ci sono prede in abbondanza, non possono non fare la loro comparsa anche il Gheppio, il Falco di palude e il Falco Pescatore.
Nello Stagnone, grazie alle sue acque basse e calme, vivono diverse specie ittiche, molte delle quali giungono qui per deporre le loro uova.
Quello della Riserva del Stagnone è un ruolo importantissimo per la tutela e il ripopolamento ittico.
Tra i frequentatori più assidui della Riserva dello Stagnone ci sono Orate, Spigole, Triglie, Anguille, Saraghi, Seppie, Polpi e diverse specie di crostacei.
Merita una particolare menzione la flora della Riserva naturale orientata “Isole dello Stagnone di Marsala”, particolarmente ricca di biodiversità vegetale.
Nella laguna vivono innumerevoli specie xerofile che si sono adattate all’ambiente estremo dello Stagnone e all’alto tasso di salinità delle acque.
Gli appassionati di botanica apprezzeranno la passeggiata nella riserva e la possibilità di vedere piante come la Suaeda (Suaeda maritima), l’Atriplice (Atriplex halimus), la Salicornia glauca (Arthrocnemum glaucum) e la Salicornia strobilacea (Halocnemum strobilaceum).
Sono presenti anche la Logliarella ricurva (Parapholis incurva), il Limonio delle saline (Myriolepis ferulacea), il Limonio comune (Limonium serotinum), l’Erba cristallina (Mesembryanthemum nodiflorum), il Giglio di mare (Pancratium maritimum) e l’Eringio marino (Eryngium maritimum).
Tra le specie botaniche più rare, vanno menzionate il Fiorrancio marittimo (Calendula maritima), pianta endemica della costa della Sicilia occidentale, e l’Anemone palmata (Anemone palmata), una rara ranunculacea, presente in Italia solo nella Sicilia occidentale e in Sardegna.
Una ricchezza botanica davvero sorprendente per un habitat ostile ed estremo come quello delle Saline!




Come raggiungere le Saline di Marsala e la Riserva dello Stagnone?
Arrivare in auto
Percorrete la litoranea Trapani-Marsala fino a trovare, nel pressi di Marsala, le indicazioni per l’Imbarcadero storico di Mothia (Mozia). Qui potete parcheggiare l’auto e prendere il traghetto per le isole.
Raggiungere le isole con il traghetto
Per visitare le Isole dello Stagnone è stato messo a disposizione dei turisti un servizio di traghetto (con partenze più volte al giorno). I traghetti partono dall’imbarcadero di Mothia (Mozia) in Contrada Spagnola, a Marsala.
Traversata della Bocca Nord dello Stagnone di Marsala
L’Isola Lunga (o Isola Grande) nello Stagnone di Marsala è raggiungibile a piedi, con un guado, partendo da San Teodoro.
E’ fondamentale indossare costume da bagno e solo consigliate anche le scarpette per entrare in acqua.
L’acqua della laguna è bassa, ma arriverà comunque all’altezza delle ginocchia o della vita a seconda delle condizioni del mare. E’ una passeggiata molto piacevole e di facile esecuzione.

Cosa fare e vedere nei dintorni delle Saline di Marsala
Se siete in zona e cercate altre idee di viaggio nei dintorni delle Saline di Marsala, consigliamo di non perdere le seguenti attrazioni turistiche:
- Museo della nave punica di Marsala;
- Museo del satiro danzante a Mazara del Vallo;
- Centro storico medievale di Erice;
- Parco archeologico di Segesta;
- Parco archeologico di Selinunte;
- Riserva di Monte Cofano;
- Riserva dello Zingaro;
- Faraglioni e Tonnara di Scopello.
Tra le città da visitare nei dintorni, oltre a Marsala, ovviamente, ci sono Trapani e San Vito Lo Capo.