Cosa vedere a Sambuca di Sicilia? Consigli di viaggio per ammirare il borgo più bello d’Italia del 2016. Itinerario completo per visitare il borgo agrigentino di origine araba.
Sambuca di Sicilia è uno splendido borgo di origine araba della provincia di Agrigento. Compreso tra i comuni di Agrigento, Palermo e Trapani questo piccolo angolo di paradiso è una delle tante meraviglie della Valle del Belice.
Sambuca di Sicilia: il Borgo più bello d’Italia
Sambuca di Sicilia è il terzo comune siciliano a vincere il titolo di borgo più bello d’Italia, dopo Gangi nel 2014 e Montalbano Elicona nel 2015. L’iniziativa promossa dalla trasmissione di Rai 3 “Alle Falde del Kilimangiaro” ha visto prevalere nel 2016 il comune agrigentino che conta meno di seimila abitanti.
Cenni storici sul borgo di Sambuca di Sicilia
Il Comune di Sambuca di Sicilia, che si trova a pochi chilometri dal mare di Menfi, da Sciacca e dal Parco Archeologico di Selinunte, vanta una storia antica, che affonda le radici negli anni della dominazione araba. Secondo le fonti storiche fu fondata dall’Emiro Al Zabut subito dopo lo sbarco arabo in Sicilia nell’827.
Testimonianza viva di questa origine è l’intero quartiere dei “Vicoli Saraceni”, trasformati in un museo di storia arabo-sicula. Di origine araba è pure la fortezza denominata Mazzallakkar, sul Lago Arancio, che si trova a sud, nella valle dei mulini.
La fortezza Mazzallakkar è un luogo molto particolare per una ragione: periodicamente, con l’innalzarsi del livello delle acque del Lago Arancio, essa viene sommersa.
Zabut, oggi Sambuca di Sicilia
Nel 1089 il conte Ruggero conquistava alcuni casali della Val di Mazara compreso il feudo di Sambuci ed il casale di Zabut, aggregati alla contea di Calatafimi.
Nel 1185 Sambuca fu smembrata dalla contea di Calatafimi e concessa alla Chiesa di Monreale. Nel corso della guerra del baronaggio tra la fazione catalana e quella latina, molti notabili si trasferirono da Adragna a Zabut.
La cittadina mantenne il nome Zabut fino al 1923 quando il Consiglio Comunale di allora mutò il medesimo nome in Sambuca di Sicilia.
Il quartiere arabo di Sambuca di Sicilia
Il quartiere saraceno è posto nella parte più alta di Sambuca di Sicilia e conserva intatta la struttura araba caratterizzata da un tessuto costituito da slarghi, archi e cortili che la popolazione chiama “i sette vicoli arabi” o setti vaneddi. È senza dubbio una delle cose da vedere a Sambuca di Sicilia.
Il rione è diviso da nord verso sud da un’arteria urbana, “Via Fantasma”, chiamata così nel 1882 a seguito di strane apparizioni di spiriti e spettri di guerrieri arabi. Tutt’ora quest’episodio attrae numerosi turisti, che si recano nei vicoli arabi di Sambuca di Sicilia cercando di vedere qualche “guerriero fantasma”.
Alcune fonti riportano che nell’antico quartiere arabo di Sambuca di Sicilia, duranle le opere di ricostruzione successive al sisma avvenuto nel ’68, non era raro fare scoperte di resti umani nel sottoabitato delle antiche dimore.
Il teatro comunale di Sambuca di Sicilia
Il teatro comunale l’Idea fu edificato nella prima metà dell’800, in contemporanea ai teatri delle grandi città della Sicilia. Dello stesso periodo sono infatti il Bellini di Catania, il Teatro Massimo e il Politeama di Palermo, e il Regina Margherita di Agrigento.
Seppur di piccole dimensioni, il teatro di Sambuca di Sicilia comprende tre ordini di palchi, la platea e un ampio palcoscenico. La forma è quella classica dei grandi teatri, con volta a cupola schiacciata.
Danneggiato dal terremoto del gennaio del 1968, è stato successivamente restaurato e aperto alla pubblica fruizione.
Restituito alla città, il teatro l’Idea contribuisce a fare di Sambuca di Sicilia una “Città di Cultura”.
Cose da fare e vedere a Sambuca di Sicilia
Nella zona più antica e alta di Sambuca di Sicilia è da vedere la Matrice (chiesa Madre). Edificata su una parte del vecchio castello di Zabut, la Chiesa Madre presenta una bellissima facciata in pietra tufacea. L’interno è formato da tre navate divise da colonne che sorreggono archi a tutto sesto. Bellissimo il campanile che termina con una guglia piramidale. La Chiesa, gravemente danneggiata dal sisma del 1968, non è stata ancora del tutto restaurata.
Sempre nel quartire saraceno si trova la Chiesa del Rosario che custodisce diverse tele del Settecento. Degno di nota è il portone in legno finemente scolpito, dedicato a Domenico di Cusman.
Lungo il corso, invece, troviamo la Chiesa di San Giuseppe che presenta una statua del santo in una nicchia sopra il portale. Nella stessa zona del corso di Sambuca di Sicilia si trovano i Palazzi Di Leo e Oddo (sede del Comune).
A pochi passi si trova la Chiesa della Concezione con lo splendido portale a sesto acuto. Altri edifici da ammirare sono Palazzo Rollo, Palazzo Giacone, Palazzo Fiore, Palazzo Campisi, Palazzo Ciaccio, Palazzo Amodei e Palazzo Panitteri, sede del museo archeologico.
Nelle sale di Palazzo Panitteri sono custoditi i preziosi reperti provenienti dal Parco archeologico di Monte Adranone.
Tra le altre cose da vedere a Sambuca di Sicilia va menzionata la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria in stile barocco, una delle più antiche del borgo. Da non perdere ci sono anche la Chiesa del Carmine, la Chiesa del Purgatorio e la Chiesa di San Michele.
La Chiesa di San Calogero è sede permanente di parte delle opere del pittore sambucese Giovanni Becchina, noto come Gianbecchina.
Cosa visitare vicino a Sambuca di Sicilia
Se volete concedervi una passeggiata all’aria aperta vi suggeriamo di fare un giro tra i vigneti che circondano Sambuca di Sicilia.
Anche il Lago Arancio e il Monte Genuardo, con la sua riserva orientata, si prestano a lunghe passeggiate a piedi o in mountain bike. Dal Lago Arancio partono alcuni itinerari di trekking come quello lungo la gola della Tardara che conduce fino a Sciacca.
Da visitare assolutamente, a sud di Sambuca, l’area archeologica di Monte Adranone. Nel territorio di Sambuca sono state rinvenute alcune testimonianze preistoriche: graffiti e reperti fossili, come zanne di mammouth e conchiglie, e i noti loculi preistorici.
A pochi chilometri da Sambuca di Sicilia si trovano le rovine di quella che oggi è nota come Gibellina Vecchia. Dopo la devastazione del terremoto del 1968, infatti, il centro abitato venne ricostruito in un altro sito, oggi noto come Gibellina Nuova.
Per la ricostruizone di Gibellina vennero coinvolti molti artisti che donarono alla nuova città molteplici opere. Tra questi c’era anche Alberto Burri, il quale, invece di inserire una sua opera nel nuovo centro urbano, preferì realizzare un’opera che fungesse da memoria storica della città. Realizzò pertanto un Grande Cretto cementificando le rovine della “vecchia” Gibellina, mantenendone l’impianto urbanistico a congelamento della memoria storica della città.
Sambuca di Sicilia non dista troppo da Agrigento pertanto è necessario ricordarvi che, passando da queste parti, è obbligatorio fare un salto nella magnifica Valle dei Templi, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Per gli amanti degli sport acquatici, segnaliamo che Sambuca è nota per lo sci nautico. La città dal 2 Settembre 1983 è gemellata con Winter Haven (Florida USA), capitale mondiale dello sci nautico.
La Festa di Maria Santissima dell’Udienza a Sambuca
Per Maria Santissima dell’Udienza, patrona di Sambuca di Sicilia, si tiene una delle feste religiose più antiche della Sicilia, con una processione che passa per le principali vie del centro storico e dura tutta la notte.
Un appuntamento che si celebra ogni anno, la terza domenica di Maggio, dal 1575: fu allora che la Madonna diede “udienza” ai Sambucesi, salvandoli da un epidemia di peste che all’epoca devastò la Sicilia Occidentale.
Prodotti tipici e piatti da assaggiare a Sambuca di Sicilia
Non si può lasciare Sambuca di Sicilia senza aver degustato un buon bicchiere di vino. In questa zona della Sicilia, infatti, ci sono diverse aziende che producono vini di altissima qualità. Molto diffusa è la produzione del Nero D’Avola.
Il borgo di Sambuca di Sicilia è uno dei comuni nei quali si produce la vastedda della Valle del Belìce DOP, un delizioso formaggio di pecora a pasta filata.
Assolutamente da provare è il dolce tipico di Sambuca, le “minni di virgini“: un dolce di pasta frolla, crema di latte, zuccata, gocce di cioccolato e cannella; il tutto ricoperto di palline di zucchero colorato.
Questo dolce fu ideato da suor Virginia Casale di Rocca Menna, in occasione del matrimonio del marchese don Pietro Beccadelli con donna Marianna Gravina.
Se vi piacciono i borghi antichi e i paesini pittoreschi non dimenticate di leggere anche il post dedicato ai borghi più belli della Sicilia.