Il Parco del Plemmirio, un’area naturale protetta situata pochi km a Sud di Siracusa, è il luogo ideale per un’escursione, una giornata di trekking o un’uscita in mountain bike.
L’Area Naturale Marina Protetta del Plemmirio, istituita nel 2004, è situata sulla costa orientale di Siracusa. Comprende lo specchio di mare di fronte alla parte orientale della Penisola della Maddalena, tra Punta Castelluccio e Capo Murro di Porco.
Il tratto di costa che comprende l’Area Marina Protetta si estende per 12 km ed è un vero paradiso per gli escursionisti e gli amanti delle passeggiate all’aria aperta.
Il sentiero che attraversa quest’area naturale scorre per l’intero percorso a ridosso del mare, regalandoci panorami mozzafiato tra scogliere a picco sul mare, calette e spiagge.
Il nome “Plemmirio” viene dal promontorio che si trova alle spalle di questo tratto di costa.
Già cantato da Virgilio nel terzo libro dell’Eneide, il “Plemmirio ondoso” è noto e apprezzato per la sua bellezza a livello naturalistico.
La scarsa antropizzazione, i divieti di balneazione in alcuni tratti e l’istituzione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio hanno permesso la conservazione della costa e delle suggestive scogliere di roccia calcarea, nel tempo plasmate dalle onde e dal vento.
Escursione nell’Area Marina Protetta del Plemmirio
Una visita all’Area Marina Protetta del Plemmiro è l’occasione ideale per trascorrere una giornata all’area aperta in una delle zone geografiche più assolate d’Italia.
Gli appassionati di passeggiate nella natura, trekking e mountain bike di certo apprezzeranno la possibilità di percorrere il “Sentiero della Maddalena” che si sviluppa in diversi tratti ed è lungo quasi 10 km.
Il sentiero si articola come segue: partendo da Punta Castelluccio e procedendo in direzione Sud si raggiunge il Faro di Capo Murro di Porco. Da qui si può proseguire fino a Via degli Zaffiri, in località Plemmirio, oppure imboccare la stradina asfaltata per dirigersi verso l’uscita.
Il sentiero può essere percorso a piedi o in bicicletta ed è adatto, in entrambi i casi, anche a principianti o alle persone poco allenate. Dato che il percorso è quasi interamente pianeggiante e non vi sono ostacoli particolarmente difficili da superare (fatta eccezione per qualche tratto roccioso sconnesso), il “Sentiero della Maddalena” è perfetto per una gita in famiglia, anche con bambini al seguito. Va solo prestata attenzione in prossimità delle scogliere a picco sul mare.
I “geyser” del Parco del Plemmirio
Chi ha già visitato il Parco del Plemmirio avrà certamente notato la presenza di fenomeni del tutto simili ai geyser, in particolar modo nelle vicinanze di Capo Murro di Porco. Ma a cosa sono dovuti questi fenomeni inconsueti?
Va specificato che la Penisola della Maddalena si è originata in seguito ad attività tettonica ed è scientificamente considerata un “horst“.
Una porzione di crosta terrestre si è sollevata creando dal nulla un piccolo altopiano che nel punto più alto si trova a 54 metri sul livello del mare ed è quasi del tutto circondato dall’acqua. L’altopiano degrada verso il mare con scenografiche scogliere rocciose.
Nella roccia si sono formate delle fenditure e da queste, in seguito al continuo andirivieni di onde, per effetto idropneumatico fuoriescono dei fortissimi spruzzi d’acqua molto simili ai geyser.
I geyser, per ovvie ragioni, si manifestano solo in presenza di particolari condizioni del mare.
Inutile dire che si tratta di un fenomeno davvero affascinante da osservare!
Fare immersioni nell’Area Marina Protetta del Plemmirio
Oltre che alle passeggiate e alle uscite in mountain bike, il Plemmirio si presta bene alle immersioni subacquee. Non a caso questo angolo di mare siciliano era particolarmente caro a Enzo Maiorca, famoso apneista più volte detentore del record mondiale di immersione in apnea.
Accompagnati dalle guide subacquee, i divers più o meno preparati, potranno esplorare i fondali ricchi di vita del parco marino.
Ci sono zone di immersione adatte anche ai subacquei principianti e zone che richiedono un livello di preparazione maggiore.
La conformazione dei fondali, infatti, è varia. Lo specchio di mare tra Capo Castelluccio e Punta Tavernara presenta fondali molto bassi mentre il tratto tra Punta Tavernara e Capo Murro di Porco è caratterizzato da fondali marini che raggiungono immediatamente i 40 metri di profondità.
I fondali del Parco Marino del Plemmirio sono complessi ecosistemi sempre più ricchi di vita. Dopo l’istituzione del parco marino sono ricomparsi in queste azzurrissime acque capodogli, balene, delfini, tonni, ricciole e squali.
I fondali più bassi sono coperti da praterie di Posidonia e popolati da enormi esemplari di Pinna nobilis che è il più grande bivalve del Mediterraneo. Una sorta di cozza gigante!
Di notevole interesse per i subacquei sono anche i tratti di fondale popolati da variopinti coralli.
I punti nei quali è possibile immergersi, esclusivamente accompagnati dalle guide autorizzate, sono 9.
Tra le cose da non perdere in fondo al mare, vanno citate, nella cosiddetta Zona A, le Grotte del Formaggio, la Grotta del Capo, la Secca del Capo, le Tre Ancore e la Lingua del Gigante; mentre nella Zona B, vanno segnalati gli Archi, il Costone di Capo Meli, le Stalattiti e le Corvine.
Chi non volesse (o potesse) immergersi può comunque godere della bellezza del Plemmirio facendo un’escursione in barca. Da Ortigia è possibile fare un’escursione in barca e raggiungere in breve tempo i punti più belli del Parco Marino del Plemmirio.
La Grotta della Pillirina
Sulla Penisola della Maddalena ci sono diversi luoghi di interesse tra cui la Grotta della Pellegrina (Pillirina in Siciliano).
La leggenda narra di una ragazza facoltosa che si era innamorata di un giovane marinaio ma veniva osteggiata dalla sua famiglia, che per lei desiderava un marito più ricco.
Di nascosto da tutti, i due innamorati si incontravano nella Grotta della Pillirina nelle notti di plenilunio.
Purtroppo, una notte di luna piena il mare era molto agitato e il marinaio non riuscì a raggiungere l’amata per il consueto appuntamento. La sua imbarcazione fu portata alla deriva dalle onde. La ragazza, disperata, attese per giorni e giorni, ma il marinaio non tornò mai più. Lei, distrutta dal dolore, si uccise gettandosi in mare.
Da allora, i marinai raccontano che nelle notti di luna piena, tra i riverberi della luce che entra nella Grotta della Pillirina da un foro posto in alto, compare la sagoma di una giovane donna che aspetta ancora il suo amato marinaio.
Tra bellezze naturali, spiagge incontaminate, vegetazione rigogliosa e una fauna (terrestre e marina) tutta da scoprire, il Plemmiro si è guadagnato certamente una menzione tra i luoghi assolutamente da vedere in Sicilia.
Ti è piaciuta questa escursione? Leggi anche il racconto dell’escursione a Cavagrande del Cassibile, alla scoperta dei “laghetti” di Avola.
Immersioni, passeggiate, pedalate, per carità attività di tutto rispetto, ma provate un po’ a fare yoga immersi in un posto così. Un’esperienza surreale con uno sfondo da 10 e lode!
Premetto che non voglio assolutamente andare contro all’articolo, anzi lo appoggio a pieno, ma vorrei condividere la mia esperienza ed aprire i vostri orizzonti in merito alle attività che possono essere fatte nella natura siciliana.
La riserva del Plemmirio ben si presta anche a questa attività che unisce mente e corpo. A prescindere dal posto fantastico che è, bisogna saperlo sfruttare al meglio.
Ognuno ha i suoi modi per rilassarsi e il mio è sicuramente lo yoga. L’ho fatto sulla Penisola della Maddalena. Wow! Dopo abbiamo fatto una bella camminata fino alla Grotta dell’Elefante Rosso, a dir poco stupenda.
Come scritto prima, l’esperienza è stata surreale, perchè, non solo il paesaggio ha quel potere di farti rilassare come nessun altro, ma in più le tecniche dello yoga hanno dato quel tocco in più!
Ragazzi andateci almeno una volta nella vita, ne vale la pena, è spettacolare! Provate qualsiasi tipo di esperienza o attività, tanto è il paesaggio a renderlo speciale!!!