Ad appena 15 chilometri da Ragusa potete visitare uno dei castelli più belli della Sicilia. Il Castello di Donnafugata è la meta ideale per una gita fuori porta nella Sicilia orientale. Scopriamo insieme dove si trova, come raggiungere e come visitare il Castello di Donnafugata.
Mai sentito parlare del Castello di Donnafugata?
Si tratta di un meraviglioso castello siciliano con più di 120 stanze e, tutt’intorno, un elegante parco di 8 ettari.
Il parco del Castello di Donnafugata ospita grotte artificiali, un labirinto, giochi e scherzi ideati dal barone Corrado Arezzo de Spuches di Donnafugata per allietare e divertire gli ospiti del maniero.



Dove si trova questo castello? E’ possibile visitarlo? Come si raggiunge il Castello di Donnafugata? Quanto costa il biglietto di ingresso?
Castello di Donnafugata: dove si trova, come arrivare, dove parcheggiare, orari e prezzi.
Il Castello di Donnafugata si trova a soli 20 minuti in auto da Ragusa, il capoluogo più meridionale d’Italia.
Se state visitando questa incantevole città siciliana non potete perdervi questa tappa.
Come arrivare al Castello di Donnafugata?
Il Castello di Donnafugata è situato a circa 20 chilometri da Ragusa, nella campagna siciliana. Per raggiungerlo è consigliabile utilizzare l’auto.
Per chi viene da Siracusa, Catania o Ragusa, basterà dirigersi in direzione Santa Croce Camerina percorrendo la Strada Provinciale 60.
Dopo aver percorso per circa 4 chilometri la SP60 Ragusa-Santa Croce Camerina, imboccare la SP 80.
Lungo la strada troverete le indicazioni turistiche (color marrone) per Castello di Donnafugata.
Superato un cavalcavia ferroviario sarete giunti nei pressi del Castello di Donnafugata che presto vedrete all’orizzonte.
Dove parcheggiare vicino al Castello di Donnafugata?
Nei pressi del Castello di Donnafugata è stato predisposto un parcheggio a pagamento.
In ogni caso è anche possibile parcheggiare negli immediati dintorni. Prestate attenzione alla segnaletica stradale e all’eventuale presenza di divieti di sosta.
Il Castello di Donnafugata: orari di apertura e prezzi
Dopo aver parcheggiato la macchina, per entrare al Castello di Donnafugata bisogna attraversare un viale delimitato da antiche casette trasformate in ristorantini, negozietti e botteghe.



Entrati dall’ingresso principale del castello troverete subito la biglietteria.
Il castello è aperto dal martedì alla domenica dalle ore 09:00 alle ore 13:00 e ancora dalle 14:30 alle 18:30.
I biglietti possono essere acquistati fino alle 18:30, orario di chiusura della cassa, mentre i visitatori possono rimanere all’interno del castello fino alle 19:15.
- Biglietto intero. Il biglietto di ingresso al Castello di Donnafugata e al parco costa 6 €. E’ possibile pagare in contanti o con carte di credito e bancomat.
- Biglietto ridotto. Il biglietto, ridotto del costo di 3 € è previsto: per i ragazzi tra i 6 e i 18 anni, per studenti tra i 18 e i 26 anni, per gli over 65.
- Biglietto scolaresche. Il biglietto per le scolaresche è di 2 €.
- Biglietto gratuito. L’ingresso è invece gratuito per i bambini fino a 6 anni, per i diversamente abili con accompagnatore, per le guide turistiche.
Donnafugata: un castello nella campagna ragusana
Nella valle dei Monti Iblei sorge questo straordinario maniero che copre una superficie di ben 2.500 metri quadrati, quasi la totalità dell’antico feudo baronale che lo ospita.




Ma cosa ci fa un castello in piena campagna ragusana?
Solo conoscendo la storia del Castello di Donnafugata potrete scoprire i misteri, le leggende e le curiosità legate a questo luogo di straordinario fascino.
Un primo castello venne costruito in questa zona attorno all’anno 1.000 per mano degli Arabi.
La posizione in cui è ancora oggi ubicato il Castello di Donnafugata, infatti, è senza alcun dubbio strategica. Con la costruzione di una torre abbastanza alta, i soldati avrebbero avuto un’ottima visuale su Scoglitti, Gela e Licata, ossia dell’intera costa della provincia di Ragusa. Fu così che la fortificazione venne eretta.
Si tratta di una posizione tanto invidiabile che, ben 400 anni dopo, il castello (che nel 1300 è stato abbattuto e successivamente ricostruito dai Chiaramonte) verrà scelto come residenza dall’ammiraglio aragonese Bernat Cabrera, un grande condottiero nonchè braccio destro di Martino I, Re della Sicilia.
Il Castello di Donnafugata, nel corso dei secoli, è stato la dimora di numerosi illustri personaggi della storia della Sicilia. Delle loro vicende e delle loro storie parleremo più approfonditamente tra poco, nella parte dedicata alle leggende e ai misteri legati al Castello di Donnafugata.
Secondo diverse fonti, infatti, fu proprio attorno al Quattrocento che nacque l’appellativo di “Donnafugata” per il castello sicilano… ma lo vedremo in seguito.
Torniamo per un attimo alla storia della fortezza, perchè le vicende del Castello di Donnafugata non sono ancora finite!
Durante il XVII secolo, la moda dei personaggi in vista della Sicilia era quella di ritirarsi, durante i mesi estivi, in lussuose ville di campagna. Per questo Vincenzo Arezzo, allora proprietario del Castello di Donnafugata, decise di trasformare il modesto castello in una casa di campagna, che potesse ospitare dei piccoli eventi mondani.
A dare un risalto completamente nuovo al Castello di Donnafugata ci penserà, qualche decennio dopo, uno dei suoi eredi, Corrado Arezzo de Spuches.


Deputato, senatore e svariate volte sindaco di Ragusa, Arezzo è stato l’uomo più potente della città siciliana per ben 40 anni. Non ci sono molti dubbi, quindi, su chi abbia trasformato una modesta casetta di campagna in un fastoso castello, che conta 120 stanze e un enorme parco di 8 ettari.
Arriviamo al XX secolo, solo 100 anni fa, quando, in seguito al matrimonio della nipote di Corrado Arezzo con il francese Gaetano Combes, Visconte di Lestrade, si apre un’altra interessante parte della storia del Castello di Donnafugata.
Marito e moglie danno vita ad una vicenda romanzesca, che si aggiunge alle leggende sul misterioso nome del maniero che circolano da più di 700 anni.
Il 1982 è l’anno dell’ultimo atto del Castello di Donnafugata come proprietà privata. Gaetano, nipote dell’omonimo Visconte di Lestrade e pronipote dell’illustre Corrado Arezzo, vende il castello al Comune di Ragusa per la somma di 1 miliardo di lire, poco più di mezzo milione di euro.
Gli uomini più potenti di Ragusa hanno scelto il Castello di Donnafugata come residenza e ognuno di loro ha lasciato un’impronta del proprio passaggio commissionando la costruzione di nuove stanze o l’aggiunta di dettagli architettonici.
Scopriamo insieme l’evoluzione architettonica del Castello di Donnafugata, che lo ha reso nel corso dei secoli ancor più affascinante.
La trasformazione architettonica del Castello di Donnafugata
“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.”
Questo celebre aforisma tratto da “Il Gattopardo”, scritto da Tomasi di Lampedusa e ambientato a Donnafugata (una città immaginaria ispirata non al Castello di Donnafugata ma a luoghi realmente esistenti dei paesini di Santa Margherita di Belìce e Palma di Montechiaro), si adatta perfettamente alla storia del castello stesso.
Visitandolo noterai subito diversi stili architettonici e i più disparati influssi artistici. Questa è la prova principale che dimostra come il Castello di Donnafugata si sia trasformato ed evoluto nel corso di 700 anni.
Grazie a Corrado Arezzo, il Castello di Donnafugata diventa il più grande e imponente maniero che oggi è possibile visitare. Puoi osservarlo già a partire dalla facciata esterna.
Le finestre e le nicchie, che un tempo ospitavano le statue di bellissime figure femminili, sono in stile gotico.
Questi elementi sono solo la cornice di una loggetta, separata dalle porte d’ingresso da 5 incisioni nella parete. Si tratta degli stemmi delle 5 potenti famiglie che hanno vissuto nel castello nel corso dei secoli.


Tra le 120 stanze del Castello di Donnafugata, meritano una menzione particolare la Sala degli Stemmi e il Salone degli Specchi.
Originariamente chiamata “Gran Sala”, la Sala degli Stemmi è ornata da statue di gesso, armature, sofà dall’ossatura in noce e imbottitura in cretonne, vasi di alabastro in stile etrusco.
La Sala degli Stemmi deve il suo nome all’incredibile decorazione delle pareti, che mostrano nella loro completezza tutti gli emblemi della nobiltà siciliana.


Il Salone degli Specchi è da molti paragonato in bellezza all’omonimo salone della Reggia di Versailles, ma è, ovviamente, di dimensioni più contenute. Le decorazioni dell’intera stanza sono unicamente di colore bianco e oro. Al suo interno ci sono tavoli pregiati, un pianoforte, sfarzosi lampadari di cristallo e, naturalmente, un gran numero di specchi.



Il parco all’esterno del Castello di Donnafugata, invece, oltre ad ospitare numerose specie vegetali, grotte artificiali, un tempietto e delle zone ristoro, presenta un’interessante peculiarità: un labirinto.




Corrado Arezzo, infatti, oltre ad essere famoso per la sua ricchezza, era celebre per il suo spiccato senso dell’umorismo: gli piaceva intrattenere i suoi ospiti, ma ancora di più godeva nel riservare loro degli scherzi.
Lampante è l’esempio del labirinto del Castello di Donnafugata, addirittura difeso all’ingresso da una soldato di pietra.
Altri scherzi allietavano le giornate degli ospiti al Castello di Donnafugata. Su alcuni sedili, il barone fece impiantare degli irrigatori in grado di spruzzare acqua al malcapitato che vi si fosse seduto. Fece anche scavare alcune tombe al limite del suo parco in modo che le fanciulle che capitavano nei pressi, spinte dal terrore, si rifugiassero tra le sue braccia. Un barone ricco, simpatico e donnaiolo.
Le leggende sull’origine del nome “Donnafugata”
In molti, quando visitano il Castello di Donnafugata, si domandano come mai la fortezza abbia questo singolare nome.
Ci piacerebbe spiegare con certezza l’origine del nome “Donnafugata” ma, purtroppo, è ancora un mistero irrisolto!
Tuttavia, nel corso dei secoli, sono state avanzate delle ipotesi in merito all’origine del nome del Castello di Donnafugata.
Le leggende sono principalmente due, entrambe prendono vita a Ragusa e sono decisamente romanzesche.
La prima leggenda risale al Quattrocento, quando Martino I d’Aragona regnava in Sicilia insieme alla moglie Bianca di Navarra.
Come abbiamo anticipato, il braccio destro del Re era proprio Bernat Cabrera, che abitava a Donnafugata e che, alla morte del sovrano, decise di sposare la vedova. Lei rifiutò la proposta. Il conte, per mezzo del suo esercito, la perseguitò e la fece rinchiudere nel Castello di Donnafugata. La regina, ormai vedova, riuscì a fuggire a Catania e poi a Palermo, dove ordinò l’arresto di Cabrera. Da qui una prima ipotesi sull’origine del nome “Donnafugata”: una donna scappata via dal castello.



La seconda leggenda sull’origine del nome del Castello di Donnafugata si diffonde in epoca più recente, ossia alla fine del XIX secolo, quando il castello era abitato da Clementina Arezzo, nipote del celebre Corrado.
Il visconte di Lestrade, Gaetano Combes, si trovò a visitare il Castello di Donnafugata e si innamorò di Clementina. Poiché l’amore era corrisposto, gli innamorati fuggirono insieme su un battello dirigendosi verso l’Isola dell’Amore. Corrado, scoperta la fuga, ordinò al suo uomo più fidato di inseguire la nipote e di riportarla a casa. Tornati a casa, il visconte e Clementina si sposarono.
Queste due leggende condividono un elemento: la “fuga” di una donna. Da qui si sarebbe originato il nome di “Donnafugata”, ossia “donna fuggita”.
Il Castello di Donnafugata al cinema e in tv
La bellezza e spettacolarità del Castello di Donnafugata e del parco circostante hanno ispirato scrittori e registi in epoca antica quanto recente.
Nonostante per tradizione siamo portati ad associare il Castello di Donnafugata con “Il Gattopardo“, romanzo scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa e pubblicato nel 1958, la verità è un’altra.
La residenza estiva “Donnafugata” a cui si riferisce il protagonista della storia, il principe Fabrizio, in realtà è un palazzo nobiliare di Santa Margherita di Belìce e a diversi luoghi situati a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento.
Tuttavia, lo status sociale della famiglia Salina (protagonista del romanzo di Tomasi di Lampedusa) e l’ambientazione della storia sono analoghi a quelli della vera famiglia Arezzo, che nel XIX secolo abitava il Castello di Donnafugata.
Nessun errore, invece, se a memoria associate il Castello di Donnafugata alle ambientazioni della fortunata serie televisiva “Il Commissario Montalbano“.
Nella trasposizione televisiva delle opere dello scrittore siciliano Andrea Camilleri, il Castello di Donnafugata è la residenza di un anziano boss mafioso, Don Balduccio Sinagra.
Molti episodi sono ambientati nel castello, in particolare “Gli arancini di Montalbano“, ambientato in una delle 120 stanze della fortezza, e “La gita a Tindari“, episodio che comprende delle bellissime riprese girate nello spettacolare labirinto del parco del Castello di Donnafugata.


Il Castello di Donnafugata appare, insieme ad altri castelli italiani spettacolari (come il Castello di Sammezzano, a Reggello, e Castel del Monte, nella frazione omonima di Andria), nel film “Il racconto dei racconti – Tale of Tales” (2015) di Matteo Garrone.
Eventi e manifestazioni culturali nelle stanze del Castello di Donnafugata
Il Castello di Donnafugata non si presta solo a fare da set cinematografico e televisivo.
Infatti, è anche sede di eventi mondani e manifestazioni di vario genere.
Tra i più seguiti eventi ospitati annualmente dalla fortezza siciliana va citato il “Wine Show Festival“, una manifestazione da non perdere assolutamente se siete appassionati di vino.
L’evento perfetto per i cinefili e per chi vuole approfondire la “settima arte” è, invece, il “Donna Fugata Film Festival“.
Infine, l’evento per chi non si perde l’uscita di un fumetto o di un videogioco è l’ “Arcadia Comics e Games“, che si tiene a Ragusa Ibla e nei luoghi più affascinanti della zona, tra cui, appunto, il Castello di Donnafugata.
La Sicilia è una delle regioni più suggestive d’Italia. Le cose da fare e vedere sull’isola siciliana sono tante, alcune famosissime, altre quasi sconosciute.
Se state organizzando un viaggio nella Sicilia orientale, in particolar modo se avete scelto come base Ragusa, prendete in considerazione l’idea di visitare il Castello di Donnafugata, una tappa del vostro itinerario in Sicilia che vi sorprenderà sicuramente.
Visitando il Castello di Donnafugata di Ragusa scoprirai un luogo magico e ancora poco conosciuto, purtroppo. Un antico maniero che racchiude 700 anni di storia e la cui bellezza lascia davvero stupefatti.
