Un itinerario alternativo e stimolante sulle antiche “vie del grano”, l’oro vegetale della Sicilia.
Visiteremo borghi e paesi dove il grano e il pane rappresentano ancora un bene prezioso, da rispettare, valorizzare e, in alcuni casi, venerare.
Andiamo alla scoperta di Raddusa, Borgo Santa Rita, Campofelice di Fitalia e Gangi.
La Sicilia e il suo “oro vegetale”: il grano
Catone il Censore, il celebre politico e oratore, definì la Sicilia “il granaio della Repubblica, la nutrice al cui seno il popolo romano si è nutrito”. L’isola è sin da tempi antichissimi custode di un gioiello della natura: il grano.
Secondo la leggenda la Sicilia avrebbe addirittura dato i natali alla dea protettrice delle messi, Cerere.
Oggi, percorrendo le antiche “vie del grano”, si possono riscoprire interessanti realtà contadine e museali, che permettono di variare l’offerta turistica in Sicilia e di valorizzare luoghi meno battuti e poco conosciuti.
Raddusa: la “capitale del grano” in Sicilia
Partiamo dalla provincia di Catania: nell’entroterra siciliano, incastonato tra i Monti Erei, si trova il piccolo borgo di Raddusa, che ha fatto del grano la sua risorsa economica principale, rispolverando antiche tradizioni andate quasi perdute.
Nel paese è possibile visitare il Museo del grano. Grazie non solo a una ricca collezione di utensili ma soprattutto alla ricostruzione di un ambiente contadino, si ha la sensazione di essere proiettati in un tempo ormai perduto, dove la semina del grano e la mietitura scandivano le giornate e la vita del borgo.
Se si visita questa zona ad inizio Settembre, si può assistere alla Festa del grano, una rievocazione storica che mette in scena le diverse fasi della pisatura (trebbiatura) del grano e offre la possibilità di degustare i prodotti tipici del territorio e le antiche ricette preparate seguendo i metodi tradizionali.
Il Micromuseo del grano e del pane a Borgo Santa Rita
In una frazione di Caltanissetta esiste un borgo con un esiguo numero di abitanti: vi abitano appena 10 persone!
Stiamo parlando di Borgo Santa Rita, un luogo sospeso nel tempo, attorno alle splendide campagne del Nisseno.
Questa zona della Sicilia ha riscoperto una nuova vita grazie alla creazione del Micromuseo del grano e del pane. Un “museo immateriale” che, grazie a contributi audiovisivi all’avanguardia, esalta il rapporto che la Sicilia ha con il grano, le sua varietà e i vari metodi di lavorazione.
Ci si potrà persino cimentare nella panificazione all’interno di un antico forno!
Il Micromuseo del grano e del pane rappresenta una realtà unica in Sicilia: grazie alla tecnologia, il museo guarda alle tradizioni tenendone viva la memoria e tutelandole per le generazioni future.
Lo scopo finale è quello di salvaguardare e valorizzare la biodiversità del territorio, dove il contatto con la terra è da sempre vissuto come una risorsa fondamentale.
Campofelice di Fitalia: il grano e la civiltà contadina siciliana
Arriviamo in provincia di Palermo. Siamo sui Monti Sicani, a pochi chilometri da Ciminna, dove sorge il paesino di Campofelice di Fitalia, fondato dal Barone di Fitalia alla fine Ottocento con l’obiettivo di incrementare la produzione cerealicola.
Qui, grazie al lavoro e all’impegno di numerosi cittadini, nel 2014 è stato costituito il Museo del grano e della civiltà contadina siciliana.
Il museo consta di una ricca esposizione di oggetti antichi usati per aratura e trebbiatura del grano e per la produzione di pane e pasta.
Utensili, oggetti di uso quotidiano e attrezzi da lavoro provengono da ogni parte della Sicilia, donando ai visitatori una completa visione dell’importanza della cultura agreste e contadina per quest’isola, soprattutto a livello antropologico.
Il Museo del grano e della civiltà contadina siciliana di Campofelice di Fitalia, grazie all’omonima associazione, è un coacervo di iniziative per promuovere i prodotti del territorio e per rivalorizzare i grani antichi.
Gangi: la Festa della spiga e il corteo in onore di Demetra
Chiudiamo questo viaggio sulle “vie del grano” in Sicilia nel Parco delle Madonie, dove tra la prima e la seconda domenica di Agosto si tiene un appuntamento imperdibile: la Festa della spiga di Gangi.
Il pittoresco paesino di Gangi, infatti, ospita una intera settimana di festeggiamenti in onore dell’antico “oro della Sicilia”: il grano.
Chiude l’evento folkloristico un corteo mitologico in cui fa la sua comparsa, in tutta la sua maestosità, Demetra, dea delle messi e della fertilità, per secoli celebrata e venerata in tutta la Sicilia.
Se avete voglia di scoprire antichi mestieri, tradizioni secolari, borghi affascinanti e luoghi alternativi in Sicilia, perché non organizzare un itinerario sulle “vie del grano”?
Ad attendervi lungo il cammino troverete un piccolo mondo antico che sembrava dimenticato, ma che da pochi anni è stato riscoperto e valorizzato. E’ in questo mondo lontano, fatto di folklore e tradizioni, che affonda le sue radici culturali e antropologiche l‘intera Sicilia, da nord a sud, da est a ovest.