Taormina è una delle città più belle e conosciute della Sicilia. Scopriamo insieme cosa vedere in città e come organizzare un itinerario completo di un giorno per visitare Taormina senza perdere nulla.
Itinenario: Taormina in 1 giorno
Ecco in sintesi le tappe dell’itinerario di 1 giorno a Taormina:
Taormina: una delle città più belle da visitare in Sicilia
Arroccata su una scogliera, la cittadina è affacciata su un incantevole tratto di mare color turchese.
La tavolozza creata dai colori pastello delle abitazioni di Taormina, dall’azzurro del mare, dal verde della macchia mediterranea e dal colore dorato delle spiagge, rendono il panorama unico al mondo.
Non a caso Taormina è una delle località turistiche più amate dai viaggiatori italiani e stranieri in cerca di belle spiagge, mare cristallino, bellezze, cultura e natura mozzafiato.


Emblema di fascino e storia, Taormina ha rappresentato per secoli l’immagine della Sicilia nel mondo. Da sempre le bellezze di questa piccola cittadina sul mare hanno affascinato viaggiatori e artisti di ogni epoca e di ogni provenienza.
Già al tempo del Grand Tour, insieme ad altri luoghi iconici dell’isola, come la Valle dei Templi di Agrigento, Catania e Siracusa, la città di Taormina ospitò viaggiatori da tutto il mondo.
Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, numerosi divennero gli ospiti “illustri” a Taormina: famiglie di spicco come i Rotschild, i Morgan e i Krupp, il “vate” abruzzese Gabriele D’Annunzio, e, ancora, Guglielmo II di Germania, Edoardo VII e Giorgio V d’Inghilterra.
Taormina divenne, per un periodo, la dimora prescelta dal celebre scrittore inglese D.H. Lawrence per curare i suoi problemi di salute.
Trasferitosi in Sicilia con la moglie, D.H. Lawrence si innamorò di Taormina. Si narra che la passione scoppiata a Taormina tra Frida, moglie dello scrittore, e un giovane ed affascinante mulattiere siciliano, Peppino D’Allura, ispirò il libro L’amante di Lady Chatterley.
Visitarono Taormina anche Johannes Wolfang Goethe, Alexandre Dumas, Guy de Maupassant, Edmondo De Amicis e Truman Capote, restandone tutti ammaliati.
Altri celebri frequentatori di Taormina furono il pittore Ottone Geleng e il fotografo tedesco Guglielmo Von Gloeden.
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Cosa vedere a Taormina: itinerario completo di 1 giorno
Il monumento simbolo di Taormina è senza dubbio il Teatro Greco (o Teatro Antico) quindi il nostro itinerario alla scoperta della città siciliana non poteva che iniziare da qui.
1. Teatro Greco di Taormina
La fondazione di Taormina è molto antica. Attorno al 358 a.C. vi giunsero i superstiti di Naxos, la prima tra le poleis fondate dai Greci in Sicilia.
Naxos venne distrutta dai Siracusani nel 403 a.C., fatto che costrinse i profughi ad abbandonare la città in rovine e raggiungere il luogo dove oggi sorge Taormina.
Il nuovo centro venne chiamato Tauromènion dal Monte Tauro: l’antica Taormina divenne presto una delle città greche per eccellenza della Sicilia.
Non a caso il centro urbano nel tempo assunse le caratteristiche tipiche delle poleis greche: nell’attuale Piazza Vittorio Emanuele II c’era l’agorà mentre sul Monte Tauro, in posizione sopraelevata, si trovava l’acropoli.

Al periodo greco, molto fiorente, risalgono imponenti opere che rimangono ancora oggi visibili.
Il Teatro Greco di Taormina, ad esempio, è il monumento simbolo della città: risalente al III secolo a.C., affascina ogni visitatore. Basta visitarlo per ritrovarsi proiettati nel glorioso passato greco di Taormina, percependo l’immensità e la fierezza nascoste dietro a questa grandiosa opera.
Il Teatro Greco di Taormina è una terrazza sul mare da cui sembra possibile guardare il mondo intero. Non è un caso se i Greci, popolo invidiabile per le loro abilità architettoniche e per la loro cultura, costruirono l’opera con l’idea di creare un “teatro sul mondo”.
Edificato intorno al III sec. a.C., durante l’epoca di Gerone II, il Teatro Greco di Taormina fu costruito utilizzando le pietre della montagna che venivano asportate manualmente e, successivamente, lavorate. Fu il teatro delle rappresentazioni drammatiche e musicali per eccellenza, ma con l’avvento dei Romani cambiò destinazione d’uso, e fu utilizzato per ospitare battaglie navali e giochi con i gladiatori.
Il Teatro Greco di Taormina è suddiviso in tre sezioni.
Innanzitutto, vi è la scena, la parte che più conserva la sua forma originaria, costituita da diverse colonne che nel corso dei secoli sono state asportate per costruire ville e palazzi reali. Poi c’è la platea, che poteva contenere fino a 54.000 spettatori, con ordini distinti in due parti in cui potevano sedersi spettatori e autorità. Infine c’erano i portici, che furono costruiti in mattoni per aumentare il numero dei posti.
Il Teatro Greco di Taormina è il secondo in Sicilia per dimensione, dopo quello di Siracusa. Oggi, viene utilizzato per ospitare rappresentazioni teatrali, concerti e spettacoli di ogni genere.
2. Odeon romano
I Greci non sono stati gli unici a lasciare un’impronta indelebile a Taormina. In città troviamo, infatti, anche testimonianze di epoca romana come come, appunto, l’Odeon romano.
Costruito nel II secolo d. C., l’Odeon romano aveva la funzione di ospitare rappresentazioni letterali e musicali, ma, a causa della sua dimensione ridotta, non poteva ospitare più di 200 spettatori. Rimase per lungo tempo nascosto fino a quando, nel 1893, venne riscoperto per caso a seguito di alcuni lavori di manutenzione in zona.
Anch’esso, come il Teatro Greco, è suddiviso in tre sezioni: la scena, la cavea e l’orchestra.
Dall’Odeon romano ci spostiamo verso la prossima tappa del nostro itinerario di un giorno a Taormina, il Palazzo Corvaja.
3. Palazzo Corvaja
Nei pressi dell’Odeon romano si trova il Palazzo Corvaja, un classico esempio dell’avvicendamento culturale che Taormina, come molte altre città siciliane, visse nei secoli.


Di edificazione araba, Palazzo Corvaja è considerato uno dei monumenti più rappresentativi di Taormina, perché testimonia le diverse dominazioni che si sono susseguite nel territorio.
Di fattura la torre militare è araba, le bifore sono in stile gotico-catalano, la sala quattrocentesca è normanna.
Appartenuto all’antica famiglia nobiliare dei Corvaja, oggi il bel palazzo è sede del Museo Siciliano di Arte e Tradizioni Popolari e dell’ufficio d’informazione turistica.
4. Naumachie
Proseguendo verso il centro storico, possiamo ammirare la cosiddetta Naumachia di Taormina, una facciata in mattoni rossi edificata in epoca romana, il cui utilizzo è ancora incerto.
Molto probabilmente, data la sua conformazione, inizialmente il muro della Naumachia doveva fungere da parete contenitiva di un serbatoio, nell’ottica della creazione del servizio idrico dell’antica città.
Lo spazio antistante, invece, probabilmente serviva come luogo per svolgere attività fisica, il cosiddetto Gymnasium.
5. Vicoli del centro storico di Taormina
Il centro storico di Taormina è il “cuore” di questa piccola cittadina siciliana.
E’ sufficiente passeggiare per le viuzze antiche per ammirare gli antichi palazzi di Taormina, molti dei quali sono stati trasformati in alberghi e attività commerciali.
Il fascino antico di Taormina, però, rimane invariato e continua ad attrarre e ammaliare ogni anno milioni di turisti.



Dai gioielli costruiti in pietra lavica ai manufatti dipinti secondo tradizioni secolari, le vetrine si arricchiscono ogni giorno di colori, sapori e creatività.
Nei negozietti d’artigianato del centro storico di Taormina si possono acquistare prodotti tipici siciliani tra cui non mancano i vini locali, prodotti da uve pregiate nelle cantine più rinomate della Sicilia.
Ad essere rinomati, però, non sono solo le cantine e i vini locali. Proprio sulla via principale di Taormina, Corso Umberto I, vi sono infatti negozi dalle marche più prestigiose, con boutique e atelier costosi.
Ovviamente, a richiamare l’interesse dei turisti e dei visitatori non sono solo i negozi.
Le bellezze paesaggiste e architettoniche di Taormina (e dintorni) attraggono turisti da ogni parte del mondo, incantati dal mare limpidissimo, dalle spiagge incantate e dalla raffinatezza della pietra bianca incastonata in costruzioni barocche e medievali.
Continuiamo il nostro itinerario di un giorno a Taormina con alcuni dei monumenti più belli della città, prima di spostarci in spiaggia!
6. Chiesa di San Giuseppe e Piazza IX Aprile
La Chiesa di San Giuseppe, costruita tra il 1600 e il 1700, è un gioiello barocco.

Preceduta da una doppia rampa di scale che porta all’ingresso, la Chiesa di San Giuseppe sorge su Piazza IX Aprile.
Definita “la piazza sul mare” proprio per la vista mozzafiato, da Piazza IX Aprile si può ammirare la Baia di Giardini e l’imponente Etna.
7. Torre dell’Orologio
Proseguendo nella nostra passeggiata a Taormina, oltrepassiamo l’antica Torre dell’Orologio, denominata Porta di Mezzo perché separa la parte classica da quella ellenista del borgo medievale.
Fu costruita intorno al XII secolo su quelli che erano i resti dell’antiche mura difensive della città. Contraddistinta per la presenza dell’orologio, posto in alto sulla torre, venne distrutta durante la dominazione borbonica e ricostruita nel 1679 per volere del popolo.
Le campane della Torre dell’Orologio di Taormina suonano solo in occasioni speciali: durante la celebrazione di San Pancrazio e quando viene eletto un nuovo sindaco.
8. Porta Messina e Porta Catania
Il centro storico di Taormina è delimitato da Porta Messina (ex “Porta Ferdinandea”), voluta da Ferdinando I per ringraziare la piccola cittadina per la fedeltà verso la corona degli Asburgo, e da Porta Catania, anticamente detta “Porta del tocco” poiché era adiacente all’omonima piazza Largo del Tocco. Inoltre, proprio qui si tenevano le riunioni cittadine al rintocco delle campane.
Nel 1860 l’antica “Porta del tocco” assunse il nome di Porta Catania (mentre la “Porta Ferdinandea” divenne Porta Messina).
9. Cattedrale di Taormina
Nelle vicinanze di Porta Catania si trova la Cattedrale di Taormina.
Ubicata sui resti di un’antica chiesetta dedicata a San Nicola, la Cattedrale di Taormina fu edificata nel XIII secolo utilizzando dei blocchi di pietra bianca.
La costruzione medievale è contornata da merlature lungo tutto il perimetro, mentre il rosone sulla facciata principale è stato costruito utilizzando la pietra bianca di Siracusa.
Il centro storico, ricco di storia e di arte, è senza dubbio una tappa obbligatoria ma Taormina si sa, è famosa in tutto il mondo per il suo mare.
Prima di scoprire quali sono le spiagge più belle di Taormina, facciamo una sosta nei pressi di Isola Bella.
10. Isola Bella
“Bella” è l’aggettivo che più si addice a questa piccola isola, che spunta fuori dal mare azzurrissimo ed è delimitata dal continuo infrangersi delle onde, con i loro bianchi spruzzi.
Isola Bella è diventata il simbolo di Taormina in tutto il mondo.


L’isolotto, donato da Ferdinando I al Comune all’epoca del Regno delle Due Sicilie, vide nel corso dei secoli diversi proprietari.
Nel 1860, Isola Bella fu acquistata da una ricca nobildonna inglese, Lady Florence Trevelyan, che qui passò gli anni del suo esilio: la Regina Victoria, venuta a conoscenza che Lady Florence era l’amante del cugino Edoardo VII, futuro re d’Inghilterra, decise di obbligare la nobildonna a vivere lontano dalla corte inglese.
Lady Florence si stabilì in quest’isolotto siciliano e si dedicò alla coltivazione di piante comuni e insolite, provenienti da diversi Paesi del mondo. La nobildonna creò un bellissimo giardino, ancora oggi presente sull’isolotto, che regala uno scenario unico.
Col tempo, la ricca Lady Florence si sposò con il giovane Salvatore Cacciola e, quando i coniugi morirono, l’intera isola divenne proprietà dei Cacciola.
Successivamente l’isola ebbe diversi proprietari, fino al 1990 quando venne acquistata dall’Assessorato ai Beni Culturali. Nel 2011 venne creato il Museo Regionale di Isola Bella.
Oggi è possibile visitare l’isola: diverse sono le escursioni disponibili (alcune su piccole imbarcazioni e battelli) per scoprire le meraviglie che riserva questo piccolo isolotto immerso tra il verde della vegetazione e l’azzurro del mare.
11. Le spiagge più belle di Taormina

Spiaggia Mazzeo
Una spiaggia tranquilla e rilassante, meno conosciuta e poco “turistica” rispetto alle altre spiagge di Taormina. E’ caratterizzata da sabbia fine e, per questo, molto frequentata dalle famiglie con bambini. Diversi sono i lidi e gli stabilimenti balneari attrezzati lungo il litorale, ma sono presenti anche tratti di spiaggia libera.
Spiaggia di Spisone
E’ una delle spiagge più belle di Taormina. Ci sono stabilimenti balneari e tratti di spiaggia libera. Il litorale è in gran parte caratterizzato da sassolini, il mare è limpido e dall’acqua spuntano in diversi punti dei grossi massi che rendono più particolare il panorama.
Spiaggia di Villagonia
Dal centro di Taormina è facile e comodo raggiungere la Spiaggia di Villagonia. Rocce e sassolini caratterizzano il litorale, bagnato da un bel mare calmo e cristallino.
Spiaggia Mazzarò
Formata da piccoli sassolini, Spiaggia Mazzarò è una spiaggia tranquilla e affascinante. Da qui è possibile visitare, tramite le escursioni in barca, l’affascinante Grotta Azzurra di Taormina, così denominata per l’acqua cristallina che riflette l’azzurro cielo in un’incantevole paesaggio marino, difficile da dimenticare.






Il nostro itinerario di un giorno alla scoperta delle bellezze di Taormina si conclude qui, su alcune delle più belle spiagge della Sicilia.
Se cercate altri consigli e idee di viaggio nella meravigliosa Trinacria, leggete anche l’elenco delle 30 cose da vedere assolutamente in Sicilia almeno una volta nella vita.