Ognina è un antico borgo marinaro assolutamente da visitare durante un viaggio a Catania. Ognina oggi è uno dei quartieri più caratteristici di Catania: si trova nella periferia nord-est della città, al confine con Aci Castello.
Il borgo marinaro di Ognina a Catania
Anticamente il suo toponimo era Lògnina, dal nome del fiume che fu interamente sepolto a seguito della colata lavica del 1381, il Longàne.
Il ricco corso d’acqua scorreva dal colle di Santa Sofia fino al mare di Ognina. Oggi è completamente scomparso, ma ne rimane traccia dalle polle di acqua dolce che si vedono affiorare lungo il litorale ogninese.
Inoltre, il nome Ognina ha anche un’altra derivazione, riconducibile al termine Lògnina, che indicava i porti provvisti di pietre forate per l’approdo delle navi, e al termine Longone, che indicava le bitte d’ormeggio delle banchine portuali: per tale motivo ritroviamo il nome Ognina in altre località note per l’attività portuale e marinara, come l’Ognina di Siracusa. Vi sono tracce di questo nome anche in Sardegna e all’Isola dell’Elba.
Ognina e il Porto di Ulisse: tra storia e mito
Il borgo, a causa dell’eruzione del 1381, presenta una forma simile a un ferro di cavallo, un’insenatura naturale che costituisce il piccolo Porto Ulisse.
Il porto di Ognina, di origine antichissima, fu costruito dai Calcidesi nel VIII sec a.C., ma fu in epoca romana che acquisì notevole importanza poiché in grado di accogliere fino a 300 navi provenienti da ogni parte del mondo. Ognina di Catania era il porto dell’antica e grandiosa Katane, un melting pot di lingue, culture e nazionalità.
Il piccolo borgo marinaro di Ognina è anche legato al mito di Ulisse. Il mare di Catania è quello dove Omero scelse di ambientare la storia di Ulisse e dei Ciclopi. Il mare è sempre stato un luogo affascinante per ogni viaggiatore, ed Ulisse, personaggio greco, condottiero di virtù, non poté non bramare l’esplorazione e la “conquista” delle acque sicule.
Nell’Odissea si narra che Ulisse scelse proprio il porticciolo di Ognina, che costeggiava il litorale catanese, per sbarcare con i suoi uomini. Il celebre Porto di Odisseo (o Porto di Ulisse) scomparve, insieme a parte del borgo, inghiottito dalla colata lavica.
Cosa vedere nel borgo di Ognina a Catania
Il filo invisibile che lega la Grecia al borghetto marinaro di Ognina di Catania non è solo la leggenda di Ulisse.
Anticamente, infatti, sulla spiaggetta di Ognina, sorgeva un grande tempio dorico dedicato alla dea Athena Longatis, dea della sapienza e protettrice delle battaglie in mare, che insegnò, secondo la mitologia, agli uomini a navigare ed era per questo venerata prima di ogni partenza da ogni uomo che si avventurava in mare.
Oggi il tempio antico ha lasciato il posto ad una piccola chiesetta. Nel 1392, a seguito degli innumerevoli terremoti che colpirono la cittadina, gli abitanti vollero la costruzione di un luogo dedito al culto religioso. Il vescovo Simone del Pozzo dedicò la chiesetta alla Natività della Vergine e venne annessa all’Abbazia basiliana di cui assunse il nome, Santa Maria di Ognina.
Anni prima infatti, i monaci basiliani, a seguito del terribile terremoto del 1169 che provocò migliaia di vittime, vollero una piccola abbazia, per i fedeli superstiti alla tragedia sismica.
Nel 1693, però, un altro fortissimo terremoto colpì l’intera città di Catania e la chiesa non ne uscì indenne. Sulle rovine, sfruttando gli stessi muri perimetrali, fu edificata una nuova chiesa, che con devozione e dedizione dei fedeli tornò a risplendere per la piccola comunità ogninese.
Ricostruita con prospetto a tramontana a tre navate, preceduta da una scalinata in pietra lavica, conserva della preesistente abbazia un’antica acquasantiera e un dipinto raffigurante la Sacra Famiglia di datazione incerta.
Ogni sera, da quel lontano 8 Settembre 1697 (giorno in cui il vescovo Andrea Reggio la consacrò), una piccola statuetta rappresentante la Madonna si affaccia da una piccola finestrella che puntualmente si apre allo scoccare delle ore 20.00, accompagnata da un canto angelico delle suore parrocchiali.
La festa di santa Maria di Ognina
Con devozione, partecipazione e sentimento, l’8 di Settembre di ogni anno a Ognina si celebra la festa in onore della Santa Vergine Maria. La festa della Madonna di Ognina (“a festa da Bammina” per i Catanesi) è il secondo evento religioso più importante a Catania, ovviamente dopo la Festa di Sant’Agata.
Per le vie del borgo ogninese, un fercolo ornato da angeli e raffigurante la statua della Vergine Maria, gira per i vicoli dando la benedizione ai fedeli, che ne attendono in passaggio in strada. La statua, dai colori pastello, fu costruita nel 1889 a Parigi per sostituire l’antichissima statua di Santa Maria di Lògnina che fu danneggiata a seguito di un incendio scoppiato il giorno della celebrazione.
Singolare ed emozionante è la processione in mare. Il fercolo, il giorno antecedente alla processione nel quartiere, viene posizionato su una barca illuminata da piccole lanterne ed “accompagnata” in mare da numerose barche per tutto il litorale.
La devozione e il folklore per la “Madonnina”, protettrice degli uomini in mare, fanno di questa festa la seconda più importante dopo quella della Santa Patrona della città: Sant’Agata.
Accanto alla chiesa di Ognina di Catania vi è una torre, che venne eretta nel 1548 da Carlo V contro le incursioni saracene.
Cosa fare a Ognina di Catania: altri consigli
Proseguendo lungo il nostro percorso per visitare Ognina, incontriamo Piazza Mancini Battaglia, così chiamata in onore dell’antica famiglia benestante che qui si stabilì e finanziò opere diverse, creando e arricchendo la piccola entità urbana. Non era inusuale, infatti, che durante le vacanze estive, le famiglie nobiliari dell’epoca si spostavano nelle borgata marine per trascorrere momenti lieti e in completo relax.
A lungo Ognina di Catania, una piccola oasi di pace, rimase lontana dal frastuono e dal caos della città. Le cose cambiarono con il tempo, e ben presto Ognina assunse una certa autonomia, tanto da diventare una piccola cittadina, parte di un più grande complesso urbano, variegato e molo popolato, cioè la città di Catania. L’aria fresca del mare, la fauna colorata e i candidi cigni che abitano nella spiaggetta sottostante alla piazza, riescono a trasmettere la stessa tranquillità di un tempo nei giorni meno affollati.
Le famiglie (ma non solo) colgono ogni occasione per passeggiare lungo il lungomare, muniti di pattini e biciclette, ma anche per assaporare un refrigerante gelato nella calde giornate estive, guardando il mare.
L’azzurro limpido del mare si fonde con il cielo in una sottilissima, ma invisibile linea che ti fa dimenticare di essere (quasi) in centro città. Si perché oggi, Ognina è un quartiere ricco di botteghe, negozi, attività gastronomiche. Luogo estivo per eccellenza per i Catanesi, Ognina è considerata una piccola perla incastonata in una grande città.
Se vi trovate a Catania, non potete non passare da qui, anche solo per un gelato e una passeggiata nella leggendaria spiaggia che offrì approdo a Ulisse.
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Scritto molto bene, con eleganza e con realistico entusiasmo. Sto pensando di comprare una casa in quel luogo pieno di storia. Amo la Grecia antica. A propositi della Preistoria, non è un luogo significativo anche? Non ha indicazioni in proposito? Grazie. Con i miei migliori saluti! J.PHILIPPE