A Catania, a partire dalla seconda metà di Gennaio, iniziano a girare per le strade della città le Candelore (“cannalore” o “cannalori”). Avanzando con la caratteristica “annacata” e seguite dalla folla, sono il primo segnale dell’avvio dei preparativi per la Festa di Sant’Agata.
Le Candelore simboleggiano il cammino luminoso della fede. Durante la processione di Sant’Agata a Catania precedono il fercolo e, anticamente, servivano per “guidare” i devoti lungo le vie della città.
Agli inizi del ‘500 le Candelore erano 22, per poi aumentare fino a 28. Oggi sono 13 in tutto (nel 2017 è stata presentata ai fedeli la Candelora degli Artigiani, che si aggiunge alle 12 storiche).
Cosa sono le Candelore della Festa di Sant’Agata a Catania?
Le Candelore (o“cannalori”, come vengono comunemente chiamate dai Catanesi) originariamente erano dei veri e propri ceri, enormi e sontuosamente decorati.
In seguito le Candelore vennero sostituite da ceroni costruiti in legno, riccamente scolpiti e dorati.
Ciascuna Candelora rappresenta una corporazione di Arti e Mestieri (ad eccezione della prima, dedicata a Sant’Agata) e vengono portate in spalla dagli uomini del circolo . Il numero di uomini necessario per portare il cereo varia da 4 a 12 a seconda del peso della cannalora.
Caratteristica è la tradizionale “annacata” (ballata), l’andatura traballante che i portatori delle Candelore eseguono durante la processione.
Il peso delle Candelore non è indifferente: oscilla, infatti, tra i 400 e i 900 chili. Si tratta di costruzioni in legno davvero imponenti, di certo non pratiche da portare a spalla in giro per la città.
Il “lavoro” dei portatori, che lo fanno per devozione a Sant’Agata ma anche per l’onore di condurre una “cannalora” durante la Festa per la Santa patrona di Catania, è duro e non si limita ai giorni dei festeggiamenti ufficiali.
Le Candelore, oltre ad avere un posto d’onore davanti alla processione di Sant’Agata il 4 e il 5 Febbraio di ogni anno, già da 10 giorni prima della Festa iniziano a comparire nei rispettivi quartieri, girando per Catania accompagnati dalla banda al ritmo delle marcette.
Le Candelore della Festa di Sant’Agata a Catania
I dodici cerei hanno una posizione ben codificata, e sfilano in processione in ordine protocollare seguendo la data di realizzazione della Candelora, fatta eccezione per la prima e l’ultima.
Candelora di Sant’Aita (“a picciridda”)
La prima Candelora, detta “Sant’Aita” o “a picciridda” (la bambina), è la più piccola. Voluta dal Vescovo Monsignor Ventimiglia nel 1766 a seguito dell’eruzione lavica che minacciò i paesi etnei, è anche soprannominata “Cereo di Monsignor Ventimiglia”.
Candelora dei Rinoti
La seconda Candelora è quella “dei Rinoti” (i Rinoti sono gli abitanti del quartiere periferico di San Giuseppe la Rena, storicamente dediti all’agricoltura e all’orticoltura). Intitolata “Primo Cereo”, fu donata dagli abitanti di San Giuseppe la Rena. In stile barocco, è la più antica Candelora di Catania.
Candelora dei Giardinieri (“la Regina”)
La terza Candelora è quella legata agli ortofluricoltori (giardinieri e fiorai). In stile gotico-veneziano, è considerata “la Regina” delle Candelore, per via della corona posta in alto.
Candelora dei Pisciari (“la bersagliera”)
La quarta Candelora è quella dei pescivendoli. E’ realizzata in stile rococò e viene chiamata “la bersagliera” per via della corona floreale pendente dall’alto.
Candelora dei Fruttivendoli (“a signurina”)
La quinta è la Candelora dei fruttivendoli, detta “a signurina” (la Signorina), per la sua semplicità. Alla base vi sono posti quattro cigni, simboli di eleganza e sobrietà.
Candelora dei Chianchieri
La sesta Candelora è quella dei macellai, detta dei “Chianchieri” (che, appunto, significa “macellai” in Catanese). Ornata da una statua raffigurante San Sebastiano, patrono della corporazione dei macellai, ha alla base un decoro con quattro leoni.
Candelora de Pastai
La settima è la Candelora dei pastai. Decorata in stile barocco, conserva ancora al suo interno l’antico cerone in vera cera, successivamente sostituito dal cereo in legno.
Candelora dei Pizzicagnoli
L’ottava, detta “dei Pizzicagnoli“, è la Candelora degli alimentaristi. E’ in stile liberty e ha alla base quattro bellissime cariatidi.
Candelora dei Bettolieri
La nona è la Candelora dei cosiddetti “Bettolieri” ed è dedicata agli osti. Alla base ha raffigurati quattro leoni.
Candelora dei Pannitteri (“a mamma”)
La decima è la Candelora dedicata ai fornai e ai panettieri. E la più pesante e per il suo aspetto imponente e severo viene chiamata “a mamma” (la mamma).
Candelora del Circolo Sant’Agata
L’undicesima Candelora è quella del Circolo Cittadino di Sant’Agata. È abbastanza recente, difatti è in stile neoclassico, e vi sono raffigurati Sant’Agata e Sant’Euplio.
Candelora Villagio Sant’Agata
La dodicesima Candelora è quella chiamata “Cereo Villaggio Sant’Agata”. Ha fatto parte della processione per la prima volta nel 2012, ma già negli ’80 “girava” per le vie del quartiere omonimo durante i festeggiamenti agatini. Su questo cereo sono scolpite tutte le fasi del terribile martirio di Sant’Agata.
Le Candelore della Festa di Sant’Agata a Catania: FOTO